Cellulite
La Cellulite, chiamata anche panniculopatia edemato fibro-sclerotica (PEFS), è una condizione dovuta ad un’alterazione del microcircolo del tessuto adiposo con alterazione delle sue più importanti funzioni metaboliche. Il decorso clinico è evolutivo e consta di quattro fasi, le cui manifestazioni cliniche altro non sono che un epifenomeno del danno a livello del pannicolo.
Può interessare sia uomini sia donne anche se è più comune e frequente nel sesso femminile a causa delle diverse distribuzioni di grasso, muscoli e tessuto connettivo.
Di solito colpisce i glutei e le cosce, ma può anche localizzarsi in altre parti del corpo. L’eziopatogenesi è multifattoriale e vari fattori esogeni e endogeni concorrono nel suo determinismo. Diversi fattori agiscono su una predisposizione genetico-costituzionale preesistente, inducendo la comparsa dell’inestetismo.
I fattori esogeni coinvolti possono essere raggruppati in: farmacologici, alimentari(perturbatori endocrini contenuti negli alimenti), stile di vita sedentario e meccanici. I fattori endogeni possono essere obesità o condizioni cliniche che comportano un’alterazione del flusso circolatorio ematico e linfatico.
Nell’ambito della lotta alla cellulite nuove metodiche si stanno imponendo nel tentativo di raggiungere un buon effetto estetico in assenza di invasività e con costi limitati.
Cosa può fare lo Studio?
Al fine della corretta gestione della PEFS è necessario effettuare una una visita dermocosmetologica completa, individuare e gestire gli eventuali fattori scatenanti/aggravanti del quadro clinico. Quindi è necessario intervenire contestualmente anche sulle cause del problema e sullo stile di vita con un regime alimentare adeguato e uno stile di vita attivo. Sarà quindi opportuno stabilire un diverso percorso terapeutico personalizzato in base al grado della PEFS.
Cosa può fare il Centro?
- Skin patting: agisce sul microcircolo inoltre consente la veicolazione di sostanze ad azione drenante
- SIN therapy: è in grado di intervenire a livello capillare smaltendo i cataboliti e le tossine accumulate: l’aumento della vasodilatazione conseguente al trattamento porta ad una diminuazione temporanea dell’ossigeno, che poi si ripristina, ma i livelli di ossigeno sono migliori rispetto a prima del trattamento. Inoltre consente la veicolazione di sostanze ad azione drenante