Rosacea

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Il nevo melanocitario rappresenta un’iperplasia circoscritta di melanociti a livello cutaneo da differenziare dalle melanosi dovute ad iperfunzione dei melanociti. Esistono svariate forme cliniche di nei la cui diagnosi differenziale è fondamentale per impostare un corretto follow-up. La mappatura dei nei consiste nell’identificazione del “fenotipo nevico” del paziente, durante la prima visita dermatologica si valuta, infatti, il numero e l’aspetto generale dei nei.

Tale fenotipo va a costituire, verosimilmente, un valido riflesso delle condizioni del sistema melanocitario dell’individuo, ed è espressione della sua costituzione genetica e delle pregresse esposizioni solari. Sulla base di tale aspetto verranno presi in considerazioni i nei che si discostano da tale fenotipo (regola del brutto anatraccolo), i nei che presentano caratteristiche cliniche atipiche, i nei con eventuale trauma, infine i nei semplicemente antiestetici, che spesso sono quelli che inducono alla visita dermatologica pur essendo completamenti privi di gravità medica.

Tale mappatura deve essere effettuata a paziente completamente denudato, in condizioni ideali di illuminazione e con l’utilizzo di una lampada dermatologica e di un dermatoscopio manuale.

L’ispezione deve interessare tutta la superficie corporea senza tralasciare le mucose ed il cuoio capelluto laddove la presenza dei capelli può impedire un’adeguata osservazione. Con la mappatura si individuano i nei sospetti che necessitano di un approfondimento diagnostico in videodermatoscopia.

Tali lesioni verranno sottoposte ad epiluminescenza, che consentirà di fornire informazioni di natura diagnostica , grazie alla presenza di pattern dermatoscopici specifici visibili ad alto ingrandimento. Il ruolo dell’epiluminescenza risulta inoltre fondamentale, grazie alla possibilià di immagazzinare immagini, utilizzabili nel successivo follow-up di tali lesioni. Una corretta e periodica mappatura dei nei consente la diagnosi precoce di lesioni displastiche o di melanomi in situ al fine di prevenire le gravi conseguenze di melanomi in stadio avanzato.

Il melanoma è un tumore maligno ad elevata aggressività biologica. Origina dai melanociti dello strato basale dell’ epidermide e può insorgere su una lesione pigmentaria preesistente o su cute clinicamente sana, progressivamente  può invadere il derma e metastatizzare per via linfonodale, ematica e dare lesioni ripetitive a carico di qualsiasi organo e apparato. Nelle ultime decadi , l’ incidenza è in continua crescita ed è addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni.

La diagnosi precoce rappresenta l’unica arma contro il tale neoplasia, ad oggi grazie alla dermatoscopia è possibile individuare precocemente con alta sensibilità e specificità segni videodermatoscopici di displasia o di neoplasia portando ad un’asportazione preventiva o precoce che consente di migliorare la sopravvivenza. Tale metodica consente anche l’archiviazione e il follow-up delle lesioni fondamentale per valutarne i cambiamenti nel corso del tempo.

Cosa può fare il Centro?

Presso il nostro Centro è possibile effettuare mappatura dei nei con fotofinder medicam 1000 con ingrandimenti fino a 140X ottica ad immersione ed a luce polarizzata. Tale metodica, di facile esecuzione e completamente non invasiva, si fonda su una tecnologia all’avanguardia con elevata affidabilità per la diagnosi precoce dellle patologie oncologiche cutanee melanocitarie e non melanocitarie.

Presso il nostro Centro è possibile effettuare epiluminescenza in età pediatrica per il monitoraggio di lesioni neviche congenite e per la prima valutazione di nei di recente insorgenza.
Si effettua, inoltre, dermatoscopia nelle fasi evolutive dell’adolescenza e durante la gravidanza per un adeguato monitoraggio delle lesioni pigmentate durante periodi di cambiamento ormonale.